Imposte dirette

Principio di competenza - clausole incoterms dDP

In questo articolo di vuole porre l'attenzione su un particolare aspetto del principio di competenza, in particolare,  all’individuazione dell’esercizio/periodo d’imposta di competenza per le cessioni di beni mobili di cui al disposto del comma 2, lett. a) dell'art. 109 del TUIR, in base al quale “i corrispettivi delle cessioni si considerano conseguiti e le spese di acquisizione dei beni si considerano sostenute, alla data della consegna o spedizione dei beni mobili…ovvero, se diversa e successiva, alla data in cui si verifica l’effetto traslativo o costitutivo della proprietà…”

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Rimanenze di magazzino - Valutazione dei Prosciutti

Ai sensi dell’articolo 92 del dpr 917/86, i prodotti finiti e le materie prime possono essere valutati, a scelta del contribuente, per singoli beni o per categorie omogenee.

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L'esterovestizione

L’articolo 73, comma 3, del D.P.R. 917/1986 stabilisce che “ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le società e gli enti che per la maggior parte del periodo di imposta hanno la sede legale o la sede dell’amministrazione o l’oggetto principale nel territorio dello Stato”.

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I rimborsi chilometrici

Ai sensi dell’art. 95 del TUIR, i rimborsi chilometrici sostenute dal dipendente o dal percettore di reddito assimilato, che sia stato autorizzato, anche informalmente, ad usare il veicolo per una specifica trasferta, e rimborsate dall’impresa, sono componenti negative di reddito deducibili, se documentate, secondo le seguenti regole

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Presunzioni e documentazione extracontabile

Le disposizioni normative in tema di accertamento delle imposte prevedono che la ricostruzione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, dell’IRAP e dell’IVA possa fondarsi, oltre che su prove dirette della falsità o incompletezza dei dati contabilizzati e dichiarati dal contribuente e del mancato o irregolare rispetto di specifiche norme, anche su dati ed elementi di natura indiziaria, che, per evidenziarne la differenziazione rispetto alle prove dirette, possono essere definite “prove indirette – presuntive.”
In generale, le presunzioni consistono in fatti o nozioni che, sebbene acquisiti o conosciuti, non forniscono alcuna diretta dimostrazione di situazioni o accadimenti, ma permettono comunque di risalire a queste attraverso un processo di logica consequenzialità; il fenomeno è regolato dall’art. 2727 c.c., a norma del quale “le presunzioni sono le conseguenze che la legge o il giudice trae da un fatto noto per risalire a un fatto ignorato”.

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L'interposizione reale e fittizia

L’«interposizione reale» va ad individuare una vasta area di figure, talvolta fra di esse eterogenee, ma che hanno in comune, per così dire, un «lato oscuro» — non visibile dai terzi — costituito dalla celata «presenza» dell’interponente nell’operazione economica e dai suoi rapporti con l’interposto. Dunque, tema breve e vasto al contempo, a seconda che si soffermi l’attenzione solamente sull’aspetto che riguarda il negozio interessato dall’interposizione, ovvero si estenda l’indagine anche alle relazioni fra interposto ed interponente .

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La cessione di ramo d'azienza

La cessione d’azienda, anche se riguarda il complesso di beni organizzato dall’imprenditore per esercitare l’impresa, è un’operazione unitariamente considerata finalizzata, generalmente, alla continuazione dell’impresa stessa da parte di un altro soggetto. La cessione di ramo d’azienda riguarda il trasferimento di uno specifico settore dell’intera azienda, composto da un insieme di beni tra loro coordinati e utilizzabili per realizzare un determinato ciclo produttivo.

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La Manutenzione Ordinaria

La manutenzione ordinaria è costituita dalle spese ricorrenti di manutenzione e di riparazione in grado di mantenere efficiente il cespite interessato senza generare un aumento della produttività o della vita utile dello stesso, quali, ad esempio, quelle relative alla pulizia, verniciatura, riparazione, sostituzione di parti deteriorate dall’uso e via dicendo. Vanno considerati, inoltre di manutenzione ordinaria quei costi rivolti all’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di un’immobilizzazione che non si traducono in un aumento significativo e misurabile di capacità, di produttività o di vita utile del bene.

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L'appalto di manodopera

Nell’ordinamento giuridico italiano l’appalto di manodopera era espressamente vietato dall’art. 1 della Legge 23 ottobre 1960, nr. 1369 (in vigore sino al 23 ottobre 2003), che considerava appalto di mere prestazioni di lavoro ogni forma di appalto o subappalto in cui l’appaltatore impiegava capitali, macchine ed attrezzature forniti dall’appaltante, quando anche per il loro uso venisse corrisposto a quest’ultimo un compenso, qualunque fosse la natura delle prestazioni.

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Lavori in corso su ordinazione di durata Annuale e Ultrannuale

Ai sensi delI’articolo 93, commi 1 e 2, del DPR 917/86, le valutazioni delle opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario vanno effettuate sulla base del valore complessivo della parte eseguita fin dall’inizio dell’esecuzione del contratto. Tale valutazione sarà fatta sulla base dei corrispettivi pattuiti, ovvero in base ai corrispettivi liquidati per la parte di opere, forniture e servizi coperte da stati avanzamento lavori.

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La cassa con saldo negativo

Da un punto di vista contabile/fiscale il conto “cassa” deve sempre presentare saldo DARE e deve corrispondere all’effettiva consistenza fisica, costituita da denaro contante, assegni e valori bollati. Per l’intero anno, quindi, la cassa deve sempre e comunque presentare valori di saldo positivi o pari a zero. Certamente la presenza di una cassa “negativa”, piuttosto che un andamento della stessa molto altalenante nel corso dell’anno, rappresenta un elemento di pericolosità fiscale significativo di una contabilità “inattendibile”, ovvero tenuta in modo non corretto.

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Costi per consulenze di software

Le più importanti figure negoziali riguardanti il software a livello giuridico, sono i contratti legati alla loro distribuzione (le licenze di uso) e quelli relativi alla loro produzione (contratto di sviluppo software), ma attorno al software (e all'hardware) gravitano molte figure negoziali diverse che rispondono ad altre esigenze e hanno differenti caratteristiche.
Complementari alla distribuzione del software troviamo i servizi di manutenzione e in generale tutta la categoria dei servizi professionali di assistenza e consulenza, mentre si parla di distinte categorie contrattuali se si fa riferimento al noleggio, al leasing o ai servizi di application service provider. 

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Il Principio Di Mutualità Delle Cooperative. Caso Di Disconoscimento.

La sussistenza dei requisiti di mutualità prevalente ed il conseguente accesso alle previste agevolazioni fiscali per le cooperative di produzione e lavoro. Elementi di fatto e di diritto di analisi al disconoscimento dei principi di mutualità ed al conseguente venir meno delle relative agevolazioni fiscali.

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Credito d'Imposta per spese in ricerca e Sviluppo


Il credito di imposta a fronte di investimenti in progetti di ricerca, è stato introdotto per gli anni di imposta 2011 e 2012 dall’art. 1 del D.L. 13 maggio 2011 n. 70 (c.d. Decreto sviluppo, convertito dalla Legge 12 luglio 2011 n. 106); le disposizioni attuative di tale articolo sono state adottate con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate prot. n. 2011/130237.

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Trattamento IVA dei trasporti di pazienti dialitici e trasporti secondari

Il paziente in trattamento dialitico può essere considerato, nella sua generalità, come un paziente con uno stato di handicap (legge 104/1992) con la connotazione di gravità, così come osservato dal Ministero della Sanità – Dipartimento della Prevenzione Ufficio IV con la circolare n. DPV 4/H-F/828 citata.

Pertanto, tenuto conto che la circolare 31/E del 15/05/2016 dell’A.E. citata fa rientrare tra i destinatari dell’aliquota agevolata del 5% ex art. 10 comma 1 n. 27-ter), i soggetti handicappati psicofisici, si possono considerare le prestazioni assistenziali effettuate nei confronti di detti pazienti in trattamento dialitico come prestazioni agevolabili ai sensi del citato decreto che consente l’applicazione dell’aliquota agevolata del 5%

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